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domenica 15 aprile 2012

anarchia moderna - 1

Uno dei primi filosofi anarchici, nonostante egli stesso lo negasse con forza, fu Max Stirner. Fondamentalmente fu definito progenitore dell'anarchismo semplicemente perchè sosteneva che tutte le religioni e tutte le ideologie si basassero su semplici credenze popolari , liquidando con la definizione " superstizione" il comunismo, il nazionalismo, l'umanesimo, il socialismo e il liberalesimo... le più radicate e approfondite tesi economico-sociali della storia insomma.

L'anarchia moderna, a mio modo di vedere, deve ripartire da Stirner, o meglio da ciò che il concetto stesso di anarchia suggerisce senza la pretesa di diventare tesi. L'anarchia infatti, e questo è il pensiero più profondo che traspare da varie conclusioni di Stirner, non può essere catalogata come filosofia o movimento filosofico, perchè le filosofie in genere e i movimenti culturali che scaturisono da esse, indicano in maniera più o meno flessibile delle rotte ideologiche da seguire. Sono schemi più o meno ampliabili, ma pur sempre reticolati del pensiero. L'anarchia non può essere incasellata, l'anarchico non segue schemi, non sa porre reticoli al termine del proprio pensiero; non puoi impedire ad egli di calpestare le aiuole del pensiero, di pisciare sugli alberi dei suoi vialetti, di cogliere i fiori dei suoi giardini, di scavalcare i muri dei suoi confini. La libertà pura, che è l'unico elemento necessario per il porsi in essere dell'anarchia,  permette di essere tutto e il contrario di tutto, di fare tutto e il contrario di tutto, di parlare di tutto e del contrario di tutto.

Significativo e chiarificativo di quanto sopra risulta essere ciò che Stirner afferma ne "L'unico e la sua proprietà":
"Io rifiuto un potere conferitomi sotto la speciosa forma di "diritti dell'uomo". Il mio potere è la mia proprietà, il mio potere mi dà la proprietà. Io stesso sono il mio potere... e per esso sono la mia proprietà "
E' inutile che una qualunque filosofia si esprima affinchè i diritti umani vengano riconosciuti, se essi in realtà sono per natura già riconosciuti. Perchè così tanto spreco di energie nel cercare di teorizzare la loro legittimità? I diritti umani esistono da quando esiste l'uomo, è che la sua reale natura di bestia fra le bestie lo ha costretto ad appropriasene lentamente, nel corso dei secoli. E ancora non è al termine di questo lemme percorso. Non c'è niente da teorizzare su questo, sono inutili le filosofie a riguardo.

Per l'anarchico ciò che conta è la natura delle cose.

La natura non discriminerebbe mai a causa del colore della pelle, perchè colora le pelli.
La natura non disprezzerebbe mai a causa dell'orientamento sessuale, perchè ha consegnato ai sessi modi e strumenti per indirizzare la propria sessualità nella direzione che ciascuno predilige.
La natura non discriminerebbe mai a causa della religione professata, perchè esiste ed è ben presente in tutta le religioni del mondo ed esse non possono fare a meno di lei.
La natura non discriminerebbe mai a causa della posizione che uno assume nella società, perchè per quanto possa essere ampia la società e alta la posizione, saranno sempre minuscole a suo confronto.

Stirner in realtà era un pazzo. Un egoista etico e psicologico, come amava definirsi, che poneva l'individuo al centro del mondo di ognuno... Si dice addirittura che Nietzche temesse di ricevere accuse di plagio del pensiero filosofico di Stirner. Ma nella sua follia, Stirner aveva colto il reale significato dell'anarchia: la libertà non è concessa da altri, ma è frutto di una nostra conquista... possiamo soltanto perderla.

Non datemi del sognatore non lo sono. E sto citando uno come  Stirner soltanto perchè, assieme a quel circolo di filosofi passati alla storia come "i liberi" appunto (fra i quali anche Marx ed Engels che a tutto avrebbero pensato tranne che le loro tesi avrebbero generato  povertà e schiavitù), si rifaceva alle tesi di quell'immenso filosofo che fu Hegel che affermava: "Ciò che è razionale è reale; e ciò che è reale è razionale"

Ed è così che io, uomo del 2012, vorrei oggi intendere l'anarchia: auspicherei che fosse consapevolezza reale e razionale del fatto che siamo individui liberi per natura. E che in quanto tali possiamo fare a meno dei governi, delle religioni e delle filosofie. Vorrei.... ma la strada da percorrere è tanta o forse troppa. Poiché l'uomo, in generale, nell'iconsapevolezza assoluta dei propri diritti naturali, perde continuamente la propria libertà individuale in nome del Dio o delle tesi di una moltitudine stupida, ipocrita ed ignorante.

venerdì 13 aprile 2012

14 Aprile 1975: Carlo contro Carlo

Carlo Saronio era un giovane ricercatore dell'Istituto Negri di Milano. Egli simpatizzava per il gruppo estremista "Potere Operaio": lo chiamavano "salice piangente" a causa della sua conformazione alta, snella ed ingobbita... sembrava che potesse spezzarsi da un momento all'altro. Come molti ribelli dell'epoca, Carlo discendeva da una ricca famiglia  di industriali Farmaceutici; un comunista con le spalle coperte e le tasche ben gonfie. Crescendo, decise di allontanarsi da Movimento Operaio, probabilmente perchè aveva realizzato quale sarebbe stata la sua posizione futura nel mondo.... dietro a una scrivania non certo in piazza o in fabbrica.

Il caso volle però che anche un suo grande amico, tale Carlo Fioroni, fuoriscisse da Movimento Operaio per fondare il Fronte Armato Rivoluzionario Operaio.... Fioroni era un "cavallo scosso" che girava per il proprio paese con una vecchia Gislenti scarica in tasca. La leggenda narrava inoltre che avesse partecipato anche a qualche azione dimostrativa dei Gap di Giangiacomo Feltrinelli. Fioroni non divenne un teorico del FARO, ma un vero e proprio capo militare.

Se prima i due risultavano vicini, questi bruschi cambiamenti li collocarono terribilmente distanti.

E fu così che Fioroni organizzò il rapimento dell'ex amico Saronio, borghese italiano.L'idea era quella di sequestrare Saronio per estorcere alla famiglia un riscatto e con esso finanziare il gruppo terroristico.
Il 14 Aprile del 1975 alcuni componenti del FARO coordinati da Fioroni, coaudiuvati da bassa manovalanza criminale, sequestrarono il giovane Saronio e lo stordirono col cloroformio. Ma lungo il percorso per raggiungere il luogo della detenzione, Fioroni si accorse che qualcosa non andava; il suo vecchio amico Carlo era troppo bianco in volto e avvicinò un orecchio alla bocca per capire se stesse respirando.... ma neanche un debole anelito fuoriuscì da quella bocca già violacea. Gli eccessivi vapori del cloroformio avevano ucciso Carlo Saronio.

Fioroni non andò in panico, nonostante fosse già convinto del fatto che non sarebbe andata certo a finire bene. Chiese alla famiglia Saronio un riscatto di 5 miliardi di lire. Gli industriali Milanesi alla cieca pagarono 470 milioni di lire, registrando banconota per banconota il numero di serie... tutte banconote da 100.000 lire. I soldi vennero consegnati a Fioroni il 9 maggio del 1975 sotto un cavalcavia della Milano - Genova. Il malvivente "liquidò" con 160 milioni gli avanzi di galera che avevano ecceduto con la dose di cloroformio la sera del sequestro ( onore al merito....) e studiò un piano di fuga dall' Italia insieme a due compagni complici del sequestro Saronio, Maria Cristina Cazzaniga e Franco Prampolini. Ai tre erano rimasti 70 milioni di lire, pichè probabilmente i restanti 240 erano già entrati nelle casse dei gruppi eversivi (Faro e BR). I tre nascosero il malloppo nella bombola di metano di una vecchia fiat 124 verde e cercarono di raggiungere la Svizzera per riciclare in qualche maniera quel denaro.... Fioroni venne però fermato a Bellinzona il 16 maggio del 1975 mentre effettuava operazioni di cambio: del denaro in suo possesso, 63 banconote vennero identificate con quelle usate per il pagamento del riscatto, i cui numeri erano stati registrati.

Il 6 giugno dello stesso anno il giudice di reggio Emilia formalizzò la richiesta di estradizione per Fioroni e i 2 complici, che a quel punto erano accusati di sequestro a scopo di rapina ed estersione; tale accusa si aggravò con l'ordine d'arresto al quale vennero aggiunti i reati di Banda Armata e Associazione sovversiva.

Il cadavere di Carlo Saronio fu ritrovato nel 1979, anno in cui Carlo Fioroni decise di collaborare con la giustizia provocando l'arresto di un centinaio di persone.